5 domande che tutti ci poniamo sulle zanzare

In quest'articolo:

La stagione estiva porta con sé l’arrivo delle zanzare che, per sopravvivere e riprodursi, hanno bisogno di temperature calde e di umidità. Esistono numerose specie di zanzara e sono tutte molto fastidiose, in certi case pericolose, per l’uomo, che diventa preda di punture irritanti e pruriginose e ronzii notturni. Alcune specie possono essere veicolo di diffusione di malattie quali Dengue, febbre del Nilo e Chikungunya. In quest’articolo sveleremo le risposte alle domande più comuni sulle zanzare.

Come nascono le zanzare?

Le zanzare nascono da uova deposte sulla superficie di pozze di acqua stagnante. Una volta schiuse, le larve sono subito capaci di nuotare e nutrirsi nell’acqua. La durata della fase larvale dipende dalle temperature. Maggiore è la temperatura e più breve è il ciclo biologico.

Perché la puntura di zanzara non si sente subito?

Vi siete mai chiesti come mai ci si accorge di essere stati punti solo a posteriori? Quando la zanzara si posa sulla pelle, introduce la proboscide nell’epidermide e contemporaneamente inietta saliva. All’interno della saliva ci sono enzimi che fungono da anestetizzante e fluidificante per il sangue. È per questo motivo che solitamente il dolore della puntura  non viene avvertito.

Perché le punture di zanzara prudono?

Nel momento in cui viene iniettata la saliva, il nostro organismo produce istamina, un composto azotato che ricopre un ruolo fondamentale nelle risposte infiammatorie, che provoca la dilatazione dei vasi sanguini. Da qui, la fastidiosa sensazione di prurito.

Da cosa vengono attratte?

Ci sono svariati fattori che influenzano la scelta del soggetto da colpire. In generale le zanzare sono attratte da:

      • L’anidride carbonica,

      • L’acido lattico,

      • L’ammoniaca,

      • L’acido urico,

      • Il sudore in generale

    Perché ronzano intorno alla testa durante il sonno?

    È proprio l’anidride carbonica che rilasciamo con il respiro durante il sonno che attira le zanzare e fa sì che si avvicinino alla testa, ronzando fastidiosamente proprio nei pressi delle orecchie.

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